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Cosa ci può dire il cranio di un Neanderthal con disabilità vissuto fino a sei anni
www.ilpost.it Cosa ci può dire il cranio di un Neanderthal con disabilità vissuto fino a sei anni - Il Post

Rafforza le teorie secondo cui erano una specie capace di altruismo, compassione e accudimento disinteressato, contrariamente a quanto si credeva un tempo

Cosa ci può dire il cranio di un Neanderthal con disabilità vissuto fino a sei anni - Il Post

Il 26 giugno la rivista Science Advances ha pubblicato in un articolo i risultati di un’approfondita analisi condotta sul fossile di un Neanderthal da un gruppo di ricerca guidato dalla paleoantropologa spagnola Mercedes Conde-Valverde, insegnante dell’università di Alcalá, in Spagna. L’analisi del fossile, composto da parti del cranio di un individuo di circa sei anni di età, indicherebbe la presenza di una patologia congenita all’orecchio interno comunemente associata alla sindrome di Down e probabilmente debilitante al punto da richiedere le cure e le attenzioni di più adulti.

Il fatto che l’individuo sia sopravvissuto fino ai sei anni, secondo le autrici e gli autori dello studio, proverebbe la diffusione di «comportamenti prosociali altamente adattivi» e di una stabile e disinteressata collaborazione di gruppo tra i Neanderthal.

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Il Center for Investigative Reporting (CIR) ha annunciato di aver avviato una causa legale contro Microsoft e OpenAI per violazione del diritto d'autore
revealnews.org The Center for Investigative Reporting Sues OpenAI, Microsoft for Copyright Violations - Reveal

In a rebuke to artificial intelligence and its exploitative practices, the Center for Investigative Reporting, which produces Mother Jones and Reveal,

The Center for Investigative Reporting Sues OpenAI, Microsoft for Copyright Violations - Reveal

cross-posted from: https://feddit.it/post/9029859

> Il Center for Investigative Reporting (CIR), la più antica redazione no-profit negli Stati Uniti, ha intentato una causa contro OpenAI e il suo principale sostenitore, Microsoft, presso un tribunale federale. Il CIR ha registrato il suo copyright per quasi cinquant'anni. > > Secondo Monika Bauerlein, CEO del CIR, OpenAI e Microsoft hanno utilizzato i contenuti del CIR per addestrare le loro intelligenze artificiali senza chiedere alcun tipo di autorizzazione o offrire compensi, a differenza di altre aziende che hanno stipulato accordi di licenza con il CIR. > > Questa causa fa seguito ad azioni simili da parte di importanti pubblicazioni come il New York Times, il Chicago Tribune e il New York Daily News.

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Il Center for Investigative Reporting (CIR) ha annunciato di aver avviato una causa legale contro Microsoft e OpenAI per violazione del diritto d'autore
revealnews.org The Center for Investigative Reporting Sues OpenAI, Microsoft for Copyright Violations - Reveal

In a rebuke to artificial intelligence and its exploitative practices, the Center for Investigative Reporting, which produces Mother Jones and Reveal,

The Center for Investigative Reporting Sues OpenAI, Microsoft for Copyright Violations - Reveal

Il Center for Investigative Reporting (CIR), la più antica redazione no-profit negli Stati Uniti, ha intentato una causa contro OpenAI e il suo principale sostenitore, Microsoft, presso un tribunale federale. Il CIR ha registrato il suo copyright per quasi cinquant'anni.

Secondo Monika Bauerlein, CEO del CIR, OpenAI e Microsoft hanno utilizzato i contenuti del CIR per addestrare le loro intelligenze artificiali senza chiedere alcun tipo di autorizzazione o offrire compensi, a differenza di altre aziende che hanno stipulato accordi di licenza con il CIR.

Questa causa fa seguito ad azioni simili da parte di importanti pubblicazioni come il New York Times, il Chicago Tribune e il New York Daily News.

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Assange: l’Occidente ritrova se stesso
  • Ottimo riflesso. Abbiamo riconquistato un brandello di dignità, ma dobbiamo davvero continuare a contestare.

    Nel 2020 ha rilasciato un'intervista Nils Melzer, il Relatore speciale delle Nazioni Unite contro la tortura dal 2016 al 2022, per coloro che sono interessati. Melzer ha criticato i governi degli Stati Uniti, del Regno Unito, dell'Ecuador e della Svezia per il trattamento riservato a Julian Assange.

    È una lettura lunga, ma vale il tempo.

    “Un sistema omicida viene creato davanti ai nostri occhi” (2020, in inglese)

    Una falsa accusa di stupro e prove fabbricate in Svezia, pressioni dal Regno Unito per non lasciar cadere il caso, un giudice prevenuto, detenzione in una prigione di massima sicurezza, tortura psicologica - e presto estradazione negli Stati Uniti, dove poteva affrontare fino a 175 anni di carcere per aver denunciato crimini di guerra. Per la prima volta, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, Nils Melzer, parla in dettaglio dei risultati esplosivi della sua indagine sul caso del fondatore di Wikileaks Julian Assange

  • La diplomazia dei panda avvicina l’Australia alla Cina?
  • Forse non lo capisco, ma non so cosa fare con questo articolo.

    Speriamo che l’Australia e la Cina si avvicinino, ma a causa dei Panda?

    Albanese diceva di aver sollevato il tema del bullismo militare con Li, perché le navi australiane hanno incassato di recente azioni ostili da parte della Marina e dell’Aviazione militare cinese (come l'uso pericoloso di sonar da parte di una fregata cinese).

    E gli ha chiesto anche notizie di Yang Hengjun, uno scrittore cinese naturalizzato australiano condannato a morte lo scorso febbraio (e lui non è l’unico con un tale destino).

    Durante la conferenza stampa, in sala c’era anche Cheng Lei, una giornalista australiana (di origine cinese) che ha trascorso tre anni in una prigione di Pechino per “aver diffuso all’estero segreti statali” (anche se la corte non ha mai detto quali fossero esattamente questi segreti), ed è stata rilasciata nel 2023.

    Cheng era in sala per seguire l’evento con Albanese e Li come giornalista. Un dipendente dell’ambasciata cinese, seduto davanti a lei, si è alzato per impedirle di essere ripresa dalla telecamera della sua troupe. Cheng ha cambiato posto, ma subito un altro uomo cinese si è parato davanti. Sono dovuti intervenire funzionari australiani per mettere fine alla farsa.

    Cheng credeva che “i cinesi volessero impedirmi di fare domande che potessero dare una cattiva luce della situazione”. Era chiaramente un altro ‘bullismo’ dal parte della Cina. Ma le relazioni internazionali dovrebbero basarsi sul rispetto reciproco piuttosto che sui Panda. I gesti simbolici non compensano la mancanza di rispetto per i diritti umani.

    (Un piccolo dettaglio: La settimana prima della conferenza stampa la giornalista Cheng è andata in scena in un teatro di Melbourne con un testo scritto assieme a una dissidente cinese. “Ringrazio il premier di Pechino per l’ospitalità gratuita”, ha detto riferendosi ai tre anni trascorsi in un prigione cinese. “sarebbe bello poter ricambiare il favore”. Almeno la giornalista Cheng ha mantenuto il suo senso dell'umorismo.)

    Scusate per il commento lungo.

  • www.ilpost.it 8 persone su 10 vorrebbero che i loro governi facessero di più contro la crisi climatica - Il Post

    Lo rileva il più grande sondaggio mai realizzato sul tema dalle Nazioni Unite, che ha coinvolto più di 75mila persone provenienti da 77 paesi, inclusa l'Italia

    8 persone su 10 vorrebbero che i loro governi facessero di più contro la crisi climatica - Il Post

    Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) ha pubblicato i risultati del Peoples’ Climate Vote 2024, il più grande sondaggio mai condotto dall’ONU sul tema del cambiamento climatico: sono state intervistate più di 75mila persone provenienti da 77 paesi che parlano 87 lingue diverse.

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    La «rieducazione forzata dei bambini ucraini» nei territori occupati dalla Russia
    www.ilpost.it La «rieducazione forzata dei bambini ucraini» nei territori occupati dalla Russia - Il Post

    Human Rights Watch ha documentato sistematiche intimidazioni e minacce a insegnanti, studenti, genitori o dirigenti delle scuole ucraine, che sono diventate centri di indottrinamento e propaganda

    La «rieducazione forzata dei bambini ucraini» nei territori occupati dalla Russia - Il Post

    L’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato un lungo e approfondito rapporto sulla «russificazione forzata del sistema scolastico nei territori ucraini occupati» documentando l’imposizione nelle scuole dei programmi e della lingua russa, intimidazioni, minacce e pressioni su insegnanti, genitori o dirigenti scolastici, e sistematiche violazioni del diritto internazionale in materia di diritti umani e diritto all’istruzione.

    Le scuole sono diventate i luoghi privilegiati di indottrinamento e diffusione della propaganda russa.

    Nei programmi scolastici russi adottati nelle scuole ucraine occupate sono state introdotte anche delle «lezioni paramilitari» che prevedono l’addestramento all’utilizzo di diversi tipi di armi. Secondo HRW, durante l’anno scolastico 2023-2024 in molte scuole superiori i ragazzi sarebbero stati addestrati all’uso di fucili d’assalto e bombe a mano. I russi hanno anche preteso che le scuole secondarie trasmettessero loro l’elenco degli studenti che hanno almeno 18 anni con l’obiettivo, dice HRW, di arruolarli nelle forze armate russe.

    I russi, si racconta, hanno anche perseguitato e minacciato alcuni genitori con la detenzione, pesanti multe e la perdita della custodia dei figli se non li avessero iscritti alle scuole russe. «Vanno di casa in casa per controllare», ha detto una donna ucraina della regione occupata di Zaporizhzhia. Alcune famiglie hanno anche scelto di tenere nascosti i propri figli per cercare di sfuggire alle rappresaglie.

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    Mi scusi, c'è l'IA lì dentro? - Le imprese e gli sviluppatori vedono una nuova opportunità nel movimento anti-IA.
    www.theatlantic.com Excuse Me, Is There AI in That?

    Businesses and creators see a new opportunity in the anti-AI movement.

    Excuse Me, Is There AI in That?

    Non appena Apple ha annunciato i suoi piani per integrare i modelli di IA generativa su iPhone, iPad e Mac, era chiaro che la tecnologia è ormai quasi inevitabile.

    Tuttavia, dietro l'hype si nasconde una domanda che suona sempre più forte come i limiti e gli svantaggi di questa tecnologia diventano dolorosamente chiaro: A cosa serve l’IA? Quali sono i casi d'uso?

    L'IA offre di più per meno, ma non offre necessariamente prodotti migliori. Siamo disposti a scambiare l'umanità per questo?

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    Firefox blocca tutte le estensioni che aiutano ad aggirare le censure su richiesta della Russia
    theintercept.com Firefox Browser Blocks Anti-Censorship Add-Ons at Russia’s Request

    At Russia’s request, Firefox web browser maker Mozilla blocked add-ons that are designed to circumvent internet censorship.

    Firefox Browser Blocks Anti-Censorship Add-Ons at Russia’s Request

    Mozilla Foundation, il creatore del popolare browser web Firefox, ha detto che ha ricevuto le richieste del Cremlino.

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    Il Thread di @matthew_d_green su Apple e il suo "Private Cloud Compute" e il bilanciamento tra elaborazione in locale e nel Cloud.
  • https://feddit.it/u/noce72 https://feddit.it/u/informapirata@poliverso.org

    Non appena i dati lasciano il tuo dispositivo, diventa molto più vulnerabile.

    Apple dice che si sta aprendo a recensioni indipendenti da parte dei ricercatori. Che suona bene. Ma cosa succede se questi ricercatori ti dicono cose che non vuoi sentire?

    Apple e molte altre aziende stanno scommettendo che "le persone normali" (chi sono queste persone? Tutti noi?) concederanno i loro modelli di IA per lo più libero accesso ai dati privati. Questo è conveniente per l'utente (basta chiedere a Siri di riprodurre quella canzone che il vostro partner ha trovato così grande di ritardo, cose del genere). Ma anche se crediamo per un momento che Apple stia agendo in buona fede e non memorizza i dati, le vulnerabilità del software sono tenuti a venire. Se il software raccoglie dati, le vulnerabilità sono destinate a comparire. Apple non lo cambierà.

    Lo amerò se mi sbaglio, ma sono d'accordo: sarà un futuro triste.

    [Edit typo.]

  • www.greenme.it Allarme tossicità: quasi metà dei prodotti Shein e Temu ispezionati supera i limiti di sicurezza

    Pericolo nascosto: i prodotti di Shein, Temu e AliExpress contengono sostanze tossiche in quantità allarmanti. I nuovi test

    Allarme tossicità: quasi metà dei prodotti Shein e Temu ispezionati supera i limiti di sicurezza

    Sostanze tossiche “centinaia di volte superiori ai livelli accettabili”: i test di sicurezza condotti dal Seoul Metropolitan Government hanno rivelato che quasi la metà dei prodotti Shein destinati ai bambini ispezionati conteneva sostanze chimiche pericolose ben al di sopra dei limiti normativi.

    I prodotti per bambini, soprattutto collanine e orologi, venduti dal colosso cinese dello shopping online Shein contengono sostanze tossiche in quantità centinaia di volte superiori ai livelli accettabili. Lo ha dichiarato il Seoul Metropolitan Government, il governo della capitale della Corea del Sud, che ha messo sotto la lente di ingrandimento Shein e altri colossi della fast fashion.

    Oramai sappiamo bene che il colosso cinese Shein con sede a Singapore negli ultimi anni è cresciuto vertiginosamente in popolarità in tutto il mondo, offrendo una vasta selezione di vestiti e accessori alla moda a prezzi incredibilmente bassi.

    >In seguito all’ispezione di 93 prodotti per bambini venduti da Ali, Temu e Shein su un totale di 7 volte dal mese scorso, 40 sono stati giudicati non conformi. Di questi, tutti, tranne i sette prodotti per i quali sono stati rilasciati i risultati questa settimana, sono stati rimossi dal sito, ha spiegato un funzionario della Capitale.

    Per fortuna, ma solo negli ultimi mesi, la crescita esplosiva ha portato anche a un maggiore controllo delle sue pratiche commerciali e degli standard di sicurezza, nell’Unione Europea finalmente (che ha aggiunto Shein alla lista di aziende digitali abbastanza grandi da sottostare a norme di sicurezza più severe) ma ora anche in Corea del Sud, dove le autorità di Seoul hanno condotto ispezioni settimanali degli articoli venduti da piattaforme tra cui Shein, Temu e AliExpress.

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    Si fa presto a dire test di Turing: A settant'anni dalla morte di Alan Turing, il suo test sulle intelligenze artificiali è tornato di stretta attualità a dimostrazione della sua grande influenza
    www.ilpost.it Si fa presto a dire test di Turing - Il Post

    A settant'anni dalla morte di Alan Turing, il suo test sulle intelligenze artificiali è tornato di stretta attualità a dimostrazione della sua grande influenza

    Si fa presto a dire test di Turing - Il Post

    cross-posted from: https://feddit.it/post/8489963

    > L’8 giugno di settant’anni fa Alan Turing fu trovato morto nella propria casa di Wilmslow, in Inghilterra, dalla sua governante. Le analisi sul suo corpo portarono alla conclusione che uno dei più brillanti pionieri dell’informatica fosse morto il giorno prima – il 7 giugno – a causa di un avvelenamento da cianuro. Vicino al suo corpo c’era una mela mangiata a metà: si ipotizzò che Turing l’avesse usata per mascherare il sapore del veleno, ma non fu mai analizzata per verificare se contenesse tracce di cianuro. Turing morì dopo un periodo di grandi difficoltà, definito dalle leggi dell’epoca un criminale per la propria omosessualità e sottoposto alla castrazione chimica, dopo aver dato un contributo fondamentale all’informatica e allo sviluppo del concetto di “intelligenza artificial

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    Si fa presto a dire test di Turing: A settant'anni dalla morte di Alan Turing, il suo test sulle intelligenze artificiali è tornato di stretta attualità a dimostrazione della sua grande influenza
    www.ilpost.it Si fa presto a dire test di Turing - Il Post

    A settant'anni dalla morte di Alan Turing, il suo test sulle intelligenze artificiali è tornato di stretta attualità a dimostrazione della sua grande influenza

    Si fa presto a dire test di Turing - Il Post

    L’8 giugno di settant’anni fa Alan Turing fu trovato morto nella propria casa di Wilmslow, in Inghilterra, dalla sua governante. Le analisi sul suo corpo portarono alla conclusione che uno dei più brillanti pionieri dell’informatica fosse morto il giorno prima – il 7 giugno – a causa di un avvelenamento da cianuro. Vicino al suo corpo c’era una mela mangiata a metà: si ipotizzò che Turing l’avesse usata per mascherare il sapore del veleno, ma non fu mai analizzata per verificare se contenesse tracce di cianuro. Turing morì dopo un periodo di grandi difficoltà, definito dalle leggi dell’epoca un criminale per la propria omosessualità e sottoposto alla castrazione chimica, dopo aver dato un contributo fondamentale all’informatica e allo sviluppo del concetto di “intelligenza artificial

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    Gli Stati Uniti iniziano un'indagine anti-trust in Microsoft, OpenAI e Nvidia sul loro ruolo nel settore dell'AI
    www.nytimes.com U.S. Clears Way for Antitrust Inquiries of Nvidia, Microsoft and OpenAI

    The Justice Department and the Federal Trade Commission agreed to divide responsibility for investigating three major players in the artificial intelligence industry.

    U.S. Clears Way for Antitrust Inquiries of Nvidia, Microsoft and OpenAI

    Articolo originale archiviato (in inglese)

    Gli Stati Uniti apriranno un’indagine per determinare se Microsoft, OpenAI e Nvidia abbiano un ruolo dominante eccessivo nel settore dell’intelligenza artificiale.

    Secondo due fonti che hanno parlato al New York Times sotto condizione di anonimato, la FTC ('Federal Trade Commission', l'agenzia che è impegnata nella protezione dei consumatori e nella politica anti-trust) esaminerà la condotta di Microsoft. L'azienda ha investito più di 13 miliardi di dollari in OpenAI, aggiungendo i suoi modelli per le applicazioni di Office, il suo motore di ricerca Bing, Edge, e anche all'interno del suo sistema operativo Windows. OpenAI invece sviluppa software come ChatGPT e Dall-e.

    Il dipartimento di Giustizia ('Justice Department') indagherà se Nvidia se l'impresa ha violato le leggi antitrust. Nvidia è il più grande produttore di chip IA.

    Eppure, gli Stati Uniti sono in ritardo rispetto all'Europa nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale. L'anno scorso i funzionari dell'Unione europea hanno concordato regole fondamentali per governare la tecnologia in rapida evoluzione, incentrate sui modi più rischiosi in cui può essere utilizzata. A Washington il mese scorso, un gruppo di senatori ha rilasciato raccomandazioni legislative per IA, chiedendo 32 miliardi di dollari di spesa annuale per spingere la leadership americana della tecnologia, ma tenendo fuori per chiedere nuove normative specifiche.

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    Shein e la settimana lavorativa da 75 ore. La finta sostenibilità è una moda.
    altreconomia.it Shein e la settimana lavorativa da 75 ore. La finta sostenibilità è una moda

    Il colosso dell’ultra fast fashion tenta di presentarsi ai consumatori come sostenibile e attento ai diritti. Una nuova indagine della Ong Public Eye a Guangzhou, nel Sud della Cina, lo smentisce nettamente. Mentre in Italia continua a operare attraverso una società domiciliata in Irlanda. E non è l...

    Shein e la settimana lavorativa da 75 ore. La finta sostenibilità è una moda

    L'indagine (in inglese)

    Il colosso dell’ultra fast fashion tenta di presentarsi ai consumatori come sostenibile e attento ai diritti. Una nuova indagine della Ong Public Eye a Guangzhou, nel Sud della Cina, lo smentisce nettamente. Mentre in Italia continua a operare attraverso una società domiciliata in Irlanda. E non è l’unico paradiso fiscale.

    Il colosso Shein è recidivo, come dimostra l’ultima denuncia fatta a metà maggio dalla Ong svizzera Public Eye, che a distanza di due anni e mezzo da una prima missione è tornata a Guangzhou, nel Sud della Cina, per indagare le condizioni di lavoro in diverse fabbriche di fornitori della piattaforma di ultra fast fashion. “La settimana lavorativa di 75 ore è ancora la norma”, hanno raccontato alcune sarte ai ricercatori, sostenendo di operare “a cottimo”, in palese violazione della stessa legge cinese sul lavoro e del codice di condotta aziendale per i fornitori.

    La dura realtà spegne il mantra fuffa della sostenibilità, sul quale Shein investe tantissimo al fine di promuovere una reputazione compromessa. Dopo la prima denuncia di Public Eye, il colosso aveva anche commissionato un rapporto di audit sui propri fornitori, incaricando le società Sgs, Intertek e TÜV Rheinland. “Shein si assume chiaramente la responsabilità di garantire che i lavoratori impiegati nelle fabbriche dei suoi fornitori ricevano salari equi per il lavoro svolto”, fu il benevolo verdetto.

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    Anche gli elefanti si salutano
    www.ilpost.it Anche gli elefanti si salutano - Il Post

    E lo fanno in molti modi diversi, secondo uno studio che attribuisce significato anche a gesti come scuotere le orecchie o muovere la coda

    Anche gli elefanti si salutano - Il Post

    E lo fanno in molti modi diversi, secondo uno studio che attribuisce significato anche a gesti come scuotere le orecchie o muovere la coda.

    Gli elefanti sono da anni considerati una delle società animali più strutturate e complesse, come attestato da varie ricerche sui loro comportamenti, sulle loro relazioni di gruppo e sui modi in cui interagiscono. Uno studio pubblicato il 9 maggio scorso su Communications Biology, una rivista scientifica del gruppo Nature, ha ampliato le conoscenze sulla comunicazione tra gli elefanti africani e scoperto che diversi loro gesti in passato considerati casuali, tra cui scuotere le orecchie o muovere la coda in un certo modo, seguono uno schema e sono probabilmente parte di un articolato sistema di condivisione di informazioni all’interno del gruppo.

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    I giornali stanno facendo un grave errore con OpenAI? - Vari gruppi editoriali stanno cedendo per milioni di dollari i loro contenuti, necessari per allenare i sistemi di intelligenza artificiale.
    www.ilpost.it I giornali stanno facendo un grave errore con OpenAI? - Il Post

    Vari gruppi editoriali stanno cedendo per milioni di dollari i loro contenuti, necessari per allenare i sistemi di intelligenza artificiale: non tutti sono convinti sia un buon affare

    I giornali stanno facendo un grave errore con OpenAI? - Il Post

    cross-posted from: https://feddit.it/post/8317846

    > Nella settimana appena trascorsa il gruppo editoriale dell’Atlantic, storica e rispettata rivista statunitense, e Vox Media, che gestisce tra gli altri i seguiti siti Vox e The Verge, hanno annunciato di avere dato in licenza d’uso i propri archivi all’azienda OpenAI per lo sviluppo di ChatGPT e degli altri suoi sistemi di intelligenza artificiale (AI). I due accordi sono solo gli ultimi di una lunga serie di contratti firmati da alcuni dei più grandi editori di giornali al mondo con OpenAI, che ha bisogno di contenuti di qualità per migliorare le proprie AI e al tempo stesso ha la necessità di evitarsi cause legali per violazioni del diritto d’autore. > > Per molti editori è un’opportunità per ricavare velocemente denaro e affrontare le difficoltà di un settore da tempo in crisi, ma secondo diversi osservatori gli accordi di questo tipo sono rischiosi e portano alla svendita del bene più prezioso dei giornali: i loro contenuti. > > Che ne pensate?

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    I giornali stanno facendo un grave errore con OpenAI? - Vari gruppi editoriali stanno cedendo per milioni di dollari i loro contenuti, necessari per allenare i sistemi di intelligenza artificiale.
    www.ilpost.it I giornali stanno facendo un grave errore con OpenAI? - Il Post

    Vari gruppi editoriali stanno cedendo per milioni di dollari i loro contenuti, necessari per allenare i sistemi di intelligenza artificiale: non tutti sono convinti sia un buon affare

    I giornali stanno facendo un grave errore con OpenAI? - Il Post

    Nella settimana appena trascorsa il gruppo editoriale dell’Atlantic, storica e rispettata rivista statunitense, e Vox Media, che gestisce tra gli altri i seguiti siti Vox e The Verge, hanno annunciato di avere dato in licenza d’uso i propri archivi all’azienda OpenAI per lo sviluppo di ChatGPT e degli altri suoi sistemi di intelligenza artificiale (AI). I due accordi sono solo gli ultimi di una lunga serie di contratti firmati da alcuni dei più grandi editori di giornali al mondo con OpenAI, che ha bisogno di contenuti di qualità per migliorare le proprie AI e al tempo stesso ha la necessità di evitarsi cause legali per violazioni del diritto d’autore.

    Per molti editori è un’opportunità per ricavare velocemente denaro e affrontare le difficoltà di un settore da tempo in crisi, ma secondo diversi osservatori gli accordi di questo tipo sono rischiosi e portano alla svendita del bene più prezioso dei giornali: i loro contenuti.

    Che ne pensate?

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    La fine di ICQ
    www.ilpost.it La fine di ICQ - Il Post

    La società che gestisce uno dei programmi di chat più longevi nella storia di Internet ha annunciato la chiusura del servizio a fine giugno

    La fine di ICQ - Il Post

    ICQ, uno dei programmi di messaggistica istantanea più longevi nella storia di Internet, smetterà di funzionare il prossimo 26 giugno a quasi 28 anni dal suo lancio. Da tempo il programma era poco utilizzato, superato dalle numerose app per scambiarsi messaggi sugli smartphone, ma per molte persone ICQ con la sua icona di un fiore fu la prima vera occasione di scrivere in tempo reale a qualcuno in qualsiasi parte del mondo, in un periodo in cui le email, i siti web e le stesse chat erano una novità per molti.

    L’idea di rendere più semplici i sistemi per scriversi dal vivo su Internet, rispetto a quelli macchinosi già esistenti all’epoca, era venuta a un gruppo di cinque informatici israeliani che nel 1996 fondarono la società Mirabilis. Una prima versione di ICQ fu diffusa nel novembre dello stesso anno senza che fosse accompagnata da una particolare campagna di marketing. I suoi sviluppatori fecero affidamento sul passaparola sul Web, in un periodo in cui non c’erano i social e ci si scriveva nei forum o attraverso i newsgroup, e la cosa funzionò.

    ICQ era del resto molto intuitivo da utilizzare: ci si registrava e si otteneva un numero identificativo (UIN) che distingueva ogni utente. L’attribuzione degli UIN era in ordine sequenziale, di conseguenza chi aveva i numeri più piccoli godeva di una certa reputazione da veterano del programma. C’erano la possibilità di cercare gli altri utenti con gli UIN o i loro nickname, di mostrare al proprio interlocutore la composizione dei messaggi lettera per lettera mentre li si scrivevano e c’era un’opzione per avviare chat di gruppo con più interlocutori. Tutte funzionalità che in seguito sarebbero comparse su molti altri sistemi per le chat e che, in varie forme, esistono ancora oggi sulle app più diffuse come WhatsApp e Messenger.

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    Momento graziarcazzo: uno studio economico suggerisce che 50 anni di tagli fiscali per i ricchi non hanno avuto effetto
  • Quale economista ha mai sostenuto per "trickle-down economia"? Non so nemmeno uno.

    "History of Economic Analysis" di Schumpeter, 1300 pagine, nessuna menzione di questa teoria. Samuelsen e Nordhaus, "Economics", 1000 pagine - nulla.

    A mio modesto parere, questo è un termine usato da alcuni politici per circa 100 anni, ma non ho mai letto o sentito di un economista a sostegno di questa teoria.

  • Newsletter-Plattform Ghost will dem Fediversum beitreten
    forum.ghost.org Federate over ActivityPub

    This idea has been at the top of the list for a long time, so this week we’re starting work to look into the possibility of adding ActivityPub support to Ghost. Because there are lots of different potential ways this could be built, the team is curious to hear more detail about how you imagine this...

    Federate over ActivityPub

    Das Unternehmen hat einen Umfrage gestartet und möchte von der Community gerne wissen, welche Funktionalitäten sie erwarten.

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    Open source newsletter platform Ghost is considering joining the Fediverse
    forum.ghost.org Federate over ActivityPub

    This idea has been at the top of the list for a long time, so this week we’re starting work to look into the possibility of adding ActivityPub support to Ghost. Because there are lots of different potential ways this could be built, the team is curious to hear more detail about how you imagine this...

    Federate over ActivityPub

    The nonprofit company is contemplating federating Ghost over ActivityPub. There is a survey asking users about their usage of ActivityPub platforms like Mastodon and how they expect ActivityPub functionality to work in Ghost.

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    Ghost, la piattaforma open source di newsletter, vuole unirsi al Fediverso
    forum.ghost.org Federate over ActivityPub

    This idea has been at the top of the list for a long time, so this week we’re starting work to look into the possibility of adding ActivityPub support to Ghost. Because there are lots of different potential ways this could be built, the team is curious to hear more detail about how you imagine this...

    Federate over ActivityPub

    Il progetto open source gestito da un'associazione no-profit ha creato un sondaggio chiedendo agli utenti come si aspettano che la funzionalità ActivityPub funzioni in Ghost.

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    Per capire i rischi posti dall'IA, segui il denaro
    theconversation.com To understand the risks posed by AI, follow the money

    Unlike the risks from AI’s capabilities, the economic risks from new technologies are knowable and can be mitigated

    To understand the risks posed by AI, follow the money

    cross-posted from: https://feddit.it/post/7172604

    > Concentrarsi sui rischi economici dell'IA non significa semplicemente prevenire il "monopolio"... [ma] anche garantire che il valore dell'IA sia ampiamente condiviso, evitando un consolidamento prematuro. Vedremo più innovazione se gli strumenti di IA emergenti sono accessibili a tutti, in modo tale che un ecosistema disperso di nuove imprese, start-up, e strumenti di IA può sorgere.

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    Benvenuti nell'era del tecnofeudalesimo! L'intervista di Wired a Yanis Varoufakis
  • Sì, sembra così, anche se non sono sicuro che la nostra attuale forma di capitalismo sia "rovesciata" come suggerisce Varoufakis secondo l'articolo di Wired (non ho Letto il libro).

    In poche parole, direi piuttosto che si tratta di un'ulteriore concentrazione di capitale, che abbiamo osservato fin dalla prima rivoluzione industriale. Probabilmente la velocità di questa concentrazione è molto più alta di quanto non fosse prima (Frederick Taylor e Henry Ford celebrerebbero oggi), ma è ancora lo stesso sviluppo. Questo suggeriscono anche Meijas e Couldry.

    Ad esempio, la sorveglianza è una delle principali caratteristiche della gestione moderna e ha sicuramente raggiunto livelli senza precedenti. Tuttavia, non è una nuova intuizione. Anche Karl Marx ha osservato nel 19 º secolo che la sorveglianza è un importante strumento di gestione capitalistica come da lui inteso (disclaimer: Sono per lo più d'accordo con l'analisi economica di Marx, ma non con le implementazioni politiche, né nel XX né nel XXI secolo; il cosiddetto comunismo e qualsiasi centralizzazione dell'economia era e sarà un errore e un fallimento).

    Quindi non è una "rivoluzione", ma piuttosto lo stesso sviluppo a mio modesto parere. Ma forse sono pignolo.

  • Benvenuti nell'era del tecnofeudalesimo! L'intervista di Wired a Yanis Varoufakis
  • Attualmente sto leggendo "Data Grab", il nuovo llibro scritto da Ulises A. Mejias e Nick Couldry. Molto interessante. Si base sul loro libro "The cost of connection" (scritto nel 2019) e offre molte nuove scoperte a causa di nuovi sviluppi tecnologici. Per esempio, gli autori sostengono che l'hype intorno l'intelligenza artificiale ha servito come una distrazione dai processi di furto e la manifestazione di una narrazione che i creatori di questi strumenti dipendono da questi furti.

  • Scrivi 21 volte "l’intelligenza artificiale nell’istruzione è un problema pubblico"
  • Altrettanto indiscutibile è che i professori se ne freghino generalmente. Infatti, se da una parte non prevedono mai momenti di utilizzo proficuo e ragionato di questi strumenti (avocando dalla finalità del loro ruolo), dall’altra incentivano i ragazzi a utilizzarli (dall’ “andatevi a vedere questo argomento su google” al semplice “i compiti li trovate sul registro elettronico”).

    Sono pienamente d'accordo, ed è un problema enorme. Il modo in cui questo software viene utilizzato è una cosa, un'altra cosa è chi crea questo software. Facebook, Google, Apple, Microsoft sono anche gli unici fornitori nelle istituzioni educative.

    A mio modesto parere, l'uso dei media moderni nelle scuole dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze e ai bisogni dei bambini, ma con altri software liberi, non con 'big tech'. Sembra che ciò richieda innanzitutto la sensibilizzazione dei genitori e degli insegnanti.

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  • Ho appena letto un articolo su una questione simile. Non ci sono risposte semplici, e forse stiamo ponendo le domande sbagliate?

    Stop agli smartphone in classe. E se il problema fossero gli adulti?

    Le indicazioni del ministero dell'Istruzione e del Merito in linea con la prassi europea sono forse rassicuranti, ma non risolvono il problema. Anche perché è una questione che forse riguarda di più i genitori e i docenti che i ragazzi

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