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Nel miliardario settore dei videogiochi, il termine «crunch» si riferisce a un lungo periodo di lavoro estremo e non retribuito. Per i capi è una specie di rituale di iniziazione, ma è una forma estre

Nel miliardario settore dei videogiochi, il termine «crunch» si riferisce a un lungo periodo di lavoro estremo e non retribuito. Per i capi è una specie di rituale di iniziazione, ma è una forma estrema di abuso

@videogiochi

Molte aziende insistono sul fatto che il crunch è volontario e che i dipendenti non esentati vengono ricompensati. Tuttavia, i dipendenti stipendiati del settore riferiscono di sentirsi spesso manipolati e costretti a lavorare per orari eccessivi.

https://jacobinitalia.it/il-video-sfruttamento/

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  • @informapirata @videogiochi Ho lavorato per l'industria dei videogiochi e voglio solo dire, volontario un corno. L'alternativa a non lavorare 12-14 ore al giorno nella fase di pre-release era la perdita del posto, e chi tentennava veniva spesso sottoposto a pressioni che non si possono classificare come altro che mobbing.

    • @tetraodon @videogiochi il mercato del lavoro nei videogiochi è un interessante precursore di un fenomeno che nel futuro sarà sempre più intenso Se non si porranno limiti, Prima di tutto da parte delle persone sfruttate: la schiavizzazione dei Nerd!.

      I "nerd" sono una non-categoria inadatta alla sindacalizzazzione e allo stesso tempo facilmente inducibile alla sovrapproduttività.

      Mix pericolosissimo

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