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L'attribuzione nel rispetto della privacy: Mozilla delude ancora una volta
  • Io spesso sono tentato dal riutilizzare Firefox al posto di LibreWolf ma no, ci sono troppe cose a cui badare ormai.

  • L'attribuzione nel rispetto della privacy: Mozilla delude ancora una volta
    blog.privacyguides.org "Privacy-Preserving" Attribution: Mozilla Disappoints Us Yet Again

    "No shady privacy policies or back doors for advertisers" proclaims the Firefox homepage, but that's no longer true in Firefox 128. Less than a month after acquiring the AdTech company Anonym, Mozilla has added special software co-authored by Meta and built for the advertising industry directly to ...

    "Privacy-Preserving" Attribution: Mozilla Disappoints Us Yet Again

    Devo capire se ho tempo di farne un articolo dedicato su Le Alternative. Ne ho già parlato un minimo nell'articolo dedicato a Firefox 128 ma @jonah@lemmy.one di !privacyguides@lemmy.one ne ha fatto un bel post sul blog che condivido volentieri.

    In pratica Mozilla tratta nuovamente i suoi utenti come dei bambini che vanno imboccati e dalla versione 128 di Firefox attiva automaticamente (opt-in) una protezione della privacy che protezione non è (giocando quindi anche con le parole) senza dire nulla e probabilmente sperando che nessuno la disattivi.

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    Mi sono chiuso fuori dalla mia vita digitale (articolo)
  • questa non è “sicurezza” ma incuria.

    Per la mia paranoia se si può resettare la password di un account importante tramite SMS/telefono (che posso aver perso/possono avermi rubato) o e-mail (di cui qualcuno potrebbe essere riuscito ad avere l'accesso) è un punto debole nella catena della sicurezza :)

    Per le email e il password manager io cerco di non accettare recuperi "esterni" però proprio per questo motivo conosco le password a memoria quindi il problema non dovrebbe porsi.

    Credo sostanzialmente che stiamo dicendo la stessa cosa o quantomeno che il risultato alla fine è lo stesso e nella stragrande maggioranza dei casi gli account sono recuperabili se hai accesso alla mail ma qui torniamo al punto di prima: se per un incendio non hai più accesso nemmeno alla tua e-mail è tendenzialmente un casino. 😅

  • Mi sono chiuso fuori dalla mia vita digitale (articolo)
  • ci sono alcuni sistemi che non ti permettono di recuperare la password in alcun modo. Per esempio tutti quei sistemi che non richiedono una mail o un numero di cellulare obbligatorio. Feddit, giusto per dirne uno ed è "dove stiamo scrivendo", non richiede la mail obbligatoria e se perdi la password e non hai messo una mail non ci possiamo fare nulla.

    Ma anche strumenti più importanti come Bitwarden o Proton permettono di proteggere l'account senza la possibilità di recuperare/reimpostare la password. Io ad esempio su Proton per sicurezza non ho abilitato il recupero di password e non posso in alcun modo reimpostarla se dovessi "chiudermi fuori".

  • Mi sono chiuso fuori dalla mia vita digitale (articolo)
    shkspr.mobi I've locked myself out of my digital life

    Imagine… Last night, lightning struck our house and burned it down. I escaped wearing only my nightclothes. In an instant, everything was vaporised. Laptop? Cinders. Phone? Ashes. Home server? A sm…

    I've locked myself out of my digital life

    Traduco un pezzo di questo articolo da cui prendo spunto per chiedere: come vi difendete da una, si spera rarissima, eventualità simile?

    Immaginate...

    Ieri sera un fulmine ha colpito la nostra casa e l'ha bruciata. Sono fuggito indossando solo i miei vestiti da notte.

    In un attimo, tutto si è vaporizzato. Computer portatile? Cenere. Il telefono? Cenere. Il server di casa? Un relitto fumante. Yubikey? Un pezzo di carne carbonizzata.

    È un bel problema.

    Per recuperare la mia vita digitale, devo essere in grado di accedere alle cose. Ciò significa che devo conoscere i miei nomi utente (facile) e le mie password (difficile). Tutte le mie password sono memorizzate in un Password Manager. Riesco a ricordare la password. Ma per accedere al gestore è necessario anche un codice 2FA. Che viene generato dal mio telefono cellulare.

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    Signal Desktop protegge il database dei messaggi: la chiave di decodifica era in chiaro
  • Ma il punto 3 secondo me sarebbe estremamente corretto se non stessimo parlando di una issue di GitHub del 2018.

  • Signal Desktop protegge il database dei messaggi: la chiave di decodifica era in chiaro
  • Quello che trovavo più fastidioso, avendo appunto seguito la questione, è il post della Whittaker (CEO di Signal) che diceva:

    There’s been some chatter about Signal desktop recently, so let’s clear the air. Three points:

    1. The reported issues rely on an attacker already having full access to your device — either physically, through a malware compromise, or via a malicious application running on the same device. This is not something that Signal, or any other app, can fully protect against. Nor do we ever claim to.

    2. We continue working to harden our desktop build across supported operating systems and take advantage of new platform capabilities as they emerge. Those of you following our repo can follow this work there.

    3. The posters who raised this issue did so without contacting us directly. Instead, they went straight to social media, in some cases using inflammatory language. And they dropped these claims over a US holiday weekend. This is the opposite of responsible disclosure.

    We ask those who are serious about security and privacy to please engage us directly in the future, instead of resorting first to online claims that can confuse non-experts and lead people to make unsafe choices and develop inaccurate mental models based on scary language. We monitor security@signal.org carefully and respond to all legitimate reports.

    Insomma non è un bug, non è un problema nostro, non è colpa nostra etc etc e dopo due giorni risolvono il problema.

    A livello di comunicazione, a mio parere, non è una bellissima mossa.

  • Signal Desktop protegge il database dei messaggi: la chiave di decodifica era in chiaro

    È un problema che ho seguito, nel senso che ho seguito la discussione, fin dall'inizio. Non ne ho postato nulla su Le Alternative perché mi sembrava troppo tecnico da spiegare ma è comunque interessante quanto successo. È interessante anche il fatto che Signal ha un po' ignorato il tutto fino a che la cosa non è montata eccessivamente, il che non depone troppo a favore di Signal. Non tanto per quel che riguarda la sicurezza ma, come troppo spesso accade, su quanto poco seguano la comunità e le richieste della stessa.

    L'articolo di Il Software

    Ci sono voluti diversi anni prima che Signal si attivasse per proteggere il database dei messaggi della versione desktop. Molti lo consideravano un problema non da poco perché la chiave di decodifica era salvata in chiaro sui sistemi Windows e macOS.

    Fino ad oggi gli sviluppatori dell’apprezzata app di messaggistica Signal, in passato consigliata anche dalla Commissione Europea ai suoi dipendenti, hanno sempre gettato acqua sul fuoco su un problema che emerse addirittura nel 2018. Il client desktop per Windows e macOS si appoggia a un database SQLite, utilizzato per memorizzare i messaggi dell’utente.

    Il contenuto di tale database è decodificabile soltanto con un’apposita chiave che però, ed è questo che ha fatto sobbalzare molti esperti, è conservata in un semplice file di testo, senza alcuna protezione. Si chiama %appdata%\Signal\config.json su Windows e ~/Library/Application Support/Signal/config.json su macOS.

    Se Signal può accedere a questa chiave, può farlo anche qualsiasi altro utente o programma in esecuzione sul computer, rendendo il database cifrato praticamente inutile. Una soluzione proposta dal ricercatore Nathaniel Suchy era di cifrare il database locale con una password fornita dall’utente, che non sarebbe stata memorizzata da nessuna parte, come avviene con i software di backup cloud, i browser Web, i gestori di password e i portafogli di criptovalute.

    Continua su Il Software

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    [SWITCH] Giochi in offerta (molti Final Fantasy)

    Per chi ne fosse interessato ci sono degli sconti per alcuni giochi della Nintendo Switch.

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    Nessun aeroporto italiano è intitolato a una donna
  • Stavo pensando anche che fino a pochi anni fa non c'era nemmeno una statua di donna a !milano@feddit.it... la prima è stata questa nel 2021.

  • Adotta un procione! Raccoon, l'app italiana per Lemmy, ha un continuo bisogno di utilizzatori che diano riscontri sull'utilizzo
  • ciao! Non mi risulta sia possibile trasferire le comunità nel senso vero e proprio del trasferimento cioè portarsi dietro gli iscritti/moderatori/post etc. Ho provato anche un po' a cercare nel caso me lo fossi perso ma non ho trovato nulla.

    C'è questo su GitHub: https://github.com/LemmyNet/lemmy/issues/3057 dove alla fine Nutomic dice che è stato fatto per gli utenti che ora possono importare/esportare le impostazioni ma per quel che riguarda le comunità rimanda allo "sharding": https://github.com/LemmyNet/lemmy/issues/3100 e https://github.com/LemmyNet/lemmy/issues/4619.

    Quello a cui ti riferisci tu che viene chiamato "Transfer community" è forse questo cioè la possibilità di trasferire la proprietà di una comunità ad un'altra persona.

    Temo che l'unico modo, al momento, sia aprire una nuova comunità qui e fare un post nella comunità vecchia.

  • www.culturewars.it La locura del Panopti–content

    Un mondo di intrattenimento sulla pelle degli altri virale su TikTok, mentre fuori c’è la morte.

    La locura del Panopti–content

    Vi giro la newsletter di oggi di Culture Wars a cura di Francesco Marino che ho trovato interessante.

    «Se questo tizio sul volo United Airlines 2140 da Houston a New York è tuo marito, stasera probabilmente dormirà con una certa Katy. TikTok, fai la tua magia».

    La scena è piuttosto semplice da immaginare. Un uomo e una donna, su un aereo. Un paio di drink, una chiacchierata. Accanto, una persona ascolta, si appassiona a quelle parole, a quelle storie.

    Ricostruisce una vicenda di tradimento, una moglie e una figlia lasciate a casa per passare un po' di tempo con un’altra donna. Decide che quel fatto va raccontato: registra un video, scrive una lunga caption, pubblica su TikTok.

    Il video – ora cancellato – diventa virale. Ne segue un altro, da oltre un milione di visualizzazioni. Nei commenti, le persone iniziano a cercare la moglie tradita: e ovviamente la trovano, dopo poco tempo. La taggano: espongono il suo nome, la sua storia, la sua vita privata a milioni di persone. Probabilmente lo fanno a fin di bene, con l'idea di partecipare a una sorta di giustizia collettiva.

    È la magia di TikTok: in sostanza, l’illusione di avere a disposizione una realtà che possa intrattenerci. Una realtà con cui possiamo interagire, che possiamo condizionare, in cui possiamo recitare la parte di spettatori protagonisti. Guardando contenuti, commentando, producendo contenuti a nostra volta.

    È ciò che un bell’articolo di BuzzFeed News chiama «Panopticontent»: una sorta di sistema di sorveglianza collettivo, a cui partecipiamo con lo scopo di costruire un'identità digitale sui social network. Tutto è un contenuto: quindi, tutti sono personaggi che popolano il mondo del mio intrattenimento.

    Ci sono due riflessioni da fare, a partire da una premessa: qualunque sia lo scopo, non è mai sensato – ed è un reato – filmare qualcuno e pubblicarne le immagini su internet senza il suo consenso. Con questo terreno comune, le questioni in campo sono almeno un paio, come dicevo. La prima è di piattaforma, di una tecnologia che abilità una nuova modalità di relazione con il mondo. TikTok, lo sappiamo, ha trasformato i social media in spazi basati sugli interessi, sui contenuti: non importa chi tu sia, l’algoritmo può far arrivare il tuo post a ogni latitudine.

    È l’istituzionalizzazione di quello che per lungo tempo abbiamo chiamato collasso del contesto. Che è una cosa nata su Twitter, con quella formula del main character, usata per identificare il tweet che diventava virale, che usciva dalla bolla per entrare nella colonna dei trend.

    Ecco, il collasso del contesto è la possibilità che una comunicazione immaginata per un pubblico e una situazione specifica esca da quelle precondizioni precise, per arrivare alla portata di tutti. Succede tutto il tempo, e succedeva anche prima di TikTok. Ma la piattaforma cinese ha istituzionalizzato questa conseguenza inattesa.

    L‘ha resa una feature, anzi: ogni contenuto può – o meglio: deve – avere la possibilità di arrivare a tutti gli utenti. E questo moltiplica le conseguenze della diffusione di un video girato all’insaputa della persona ripresa: non è più un’esposizione a un gruppo più o meno ristretto di persone; è finire sui giornali dopo un milione di visualizzazioni.

    (...)

    Continua su Culture Wars

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    Aggiornamento a Lemmy 0.19.5
  • L'aggiornamento alla versione 0.19.5 si è concluso e sembra essere andato tutto a buon fine.

    Le differenze con la 0.19.3 sono tantissime, vi lascio qui i due link di riferimento per leggerle tutte.

    Se doveste riscontrare errori e/o cose strane segnalatemelo pure qui o in privato, grazie!

  • Aggiornamento a Lemmy 0.19.5

    Ciao, domani (27 giugno) mattina dovrei provare ad aggiornare Feddit alla versione di Lemmy 0.19.5. Oggi l'ho fatto sul server di test ed è andato tutto bene a parte un paio di problemi che comunque sono stati superati.

    Nonostante sia un passaggio di versione piccolo, cioè dalla 0.19.3 alla 0.19.5 è comunque una release importante che richiede aggiornamento del database e altri passaggi manuali. Questo richiederà con certezza almeno 30/60minuti di down. Di più in caso di eventuali problemi.

    Come sempre verranno fatti un paio di backup salvifici in caso di disastro imprevedibile e irrimediabile.

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    www.wired.it Altro che capitalismo della sorveglianza: il vero nemico del digitale si chiama monopolio

    O almeno così la pensa Cory Doctorow, attento osservatore del settore, secondo il quale a mettere a rischio privacy e diritti è l’eccessivo potere conquistato da pochissimi colossi

    Altro che capitalismo della sorveglianza: il vero nemico del digitale si chiama monopolio

    Articolo interessante di Andrea Daniele Signorelli per Wired.

    O almeno così la pensa Cory Doctorow, attento osservatore del settore, secondo il quale a mettere a rischio privacy e diritti è l’eccessivo potere conquistato da pochissimi colossi

    E se il potere del capitalismo della sorveglianza fosse sopravvalutato? Se la vera minaccia per i diritti e la privacy di ciascuno di noi fosse molto più a valle e la tecnologia c’entrasse solo fino a un certo punto? Prima di tutto, facciamo un passo indietro: con “capitalismo della sorveglianza” – termine reso celebre dalla sociologa Shoshana Zuboff tramite il suo omonimo saggio, pubblicato in Italia da Luiss University Press – si intende quel sistema tecnologico che permette di estrarre dati relativi alle azioni che compiamo sui vari social network, motori di ricerca, piattaforme di streaming, siti di e-commerce e molto altro.

    Tutte queste informazioni, una volta aggregate, possono rivelare le nostre preferenze d’acquisto e anche i nostri orientamenti politici, sessuali, religiosi. In poche parole, come rivelò una celeberrima ricerca, permettono a Facebook di conoscerci meglio del nostro migliore amico. E questo anche perché, tramite le nostre azioni, riveliamo ai colossi della Silicon Valley ciò che, magari, non riveleremmo a nessun altro.

    I dati estratti dagli utenti, però, non hanno valore di per sé. Lo acquistano nel momento in cui vengono utilizzati per formulare ipotesi e previsioni su ciò che le persone potrebbero acquistare o desiderare in futuro. La costante e pervasiva raccolta dati consente a queste aziende di vendere a terzi previsioni estremamente precise, diventando così strumenti indispensabili per le strategie commerciali delle altre aziende.

    Secondo Zuboff, l’influenza che il capitalismo della sorveglianza esercita sulle nostre azioni e decisioni è tale da arrivare a toglierci ciò che lei chiama “il diritto al tempo futuro”, cioè il diritto di decidere da soli cosa fare del nostro domani. In poche parole, Google, Facebook, Amazon e gli altri colossi ci priverebbero almeno parzialmente del nostro libero arbitrio.

    Continua su Wired

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    Comunità dedicata al minimalismo
  • ciao @Faerioll@feddit.it e scusa per il ritardo nella risposta.

    La creazione della comunità va bene, contattami pure in privato qui o su Matrix per scegliere il nome cosi poi ti do le chiavi :)

  • DuckDuckGo e altri motori di ricerca down: quanto dipendono da Bing?
  • Usandolo come motore di ricerca quotidiano è facile accorgersene perché, purtroppo, sono molti. Faccio un primo esempio che mi è venuto in mente facendo due prove. Se cerco su Mojeek "Che ore sono negli Stati Uniti?" trovo link che fanno tutto tranne indicarmi le ore negli States. DuckDuckGo invece fa quello che mi aspetto cioè mi porta su siti che indicano i vari orari degli Stati Uniti.

    È solo un esempio ma nell'uso quotidiano sicuramente ne vengono fuori molti altri.

  • DuckDuckGo e altri motori di ricerca down: quanto dipendono da Bing?
  • Nell'articolo spiego che tra quelli alternativi non hanno avuto problemi Brave (che utilizza esclusivamente un suo indice), PriEco, Presearch, StartPage che usano sia Bing che altri motori e Mojeek (che però non fornisce molti risultati in italiano).

  • DuckDuckGo e altri motori di ricerca down: quanto dipendono da Bing?
  • Purtroppo LibreY dei Devol è stato preso letteralmente d'assalto e quindi non funziona in questo momento. Ci sono altre istanze di LibreY se lo si vuole provare oppure c'è il buon SearXG sempre hostato dai Devol che regge senza grossi problemi per ora: https://searxng.devol.it/

  • Sto provando Presearch al posto di google, basandosi sui suggerimenti di @mastodon.uno
  • Sbaglio o hanno tolto il blocco ai browser che utilizzano gli adblock? Fino a qualche giorno fa era attivo il blocco per chi utilizzava uBlock e simili........

  • Sto provando Presearch al posto di google, basandosi sui suggerimenti di @mastodon.uno
  • Sia Qwant che DuckDuckGo alla fine presentano praticamente i risultati di Bing con, ogni tanto, qualche loro aggiunta che spesso non è altro che dei resoconti di Wikipedia o poco altro.

    Un paio di anni fa erano stati pizzicati entrambi ad avere gli stessi identici problemi di indicizzazione di Bing e la loro presunta indicizzazione non si è mai vista. Alcuni esempi sono https://www.lealternative.net/2021/06/07/il-rivoltoso-sconosciuto/ e https://www.giornalettismo.com/le-alternative-problemi-indicizzazione-bing-duckduckgo/.

    Insomma quando qualcosa viene tolto da Bing immediatamente scompare anche da DuckDuckGo e da Qwant, purtroppo aggiungerei.

  • Sto provando Presearch al posto di google, basandosi sui suggerimenti di @mastodon.uno
  • Ho paura che le tue speranze non verranno accontentate. Presearch punta molto sull'AI, già adesso è possibile utilizzarla a pagamento (2€ al mese mi pare) e potrebbe quindi essere che prima o poi venga implementata in altri modi.

    Per capirci: https://x.com/presearchnews/status/1792927783569555581

  • Sto provando Presearch al posto di google, basandosi sui suggerimenti di @mastodon.uno
  • Come ti trovi con Presearch?

    Tieni conto che più o meno tutti, a parte Brave Search e Mojeek, utilizzano sostanzialmente Bing oppure Bing + Google come Startpage quindi il più delle volte è più una scelta etica, estetica e/o di preferenza personale.

    Io mi trovo molto bene con DuckDuckGo ma alla fine i risultati son quelli di Bing, però mi piace come è strutturato e mi trovo bene anche con i bang ogni tanto.

    Altrimenti puoi provare con i metamotori come https://git.lolcat.ca/lolcat/4get oppure https://librey.devol.it/

    Un'altra ottima alternativa è Kagi ma è a pagamento e non costa neppure poco.

  • Una tabella comparativa dei browser per Android
  • ho sbagliato il link ora lo cambio, comunque: https://divestos.org/pages/browsers

  • Vuoi supportare feddit.it? Ecco come fare
  • Non so considerando che il mio nome e cognome sono già pubblici aggiungere anche come dato pubblico, perché questo è visto che bastano 0.01€ per scoprirlo, mi dà un po' fastidio. Poi magari mi sbaglio eh, ma già ricevo tonnellate di monnezza al giorno sul telefono non vorrei dargli il colpo di grazie 😅

  • Problema temporaneo immagini su Feddit

    Il server sul quale appoggiano le immagini di Feddit è temporaneamente in manutenzione. Purtroppo l'unico service status che hanno è sotto login https://app.idrivee2.com/service-status quindi non potete seguirne gli sviluppi.

    Fino a che non verrà sistemato dal provider che lo gestisce le immagini su Feddit non si vedranno, per ora non vedo tempistiche ma spero sistemino presto!

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    Beyond the Click: the Saga of Lucas Adventures

    Mi hanno girato questo Kickstarter, che quasi sicuramente prenderò conoscendomi 😅, su questo librone/guida disponibile anche in italiano dei giochi LucasArts dal 1986 al 2000 dove si parla di questi giochi:

    • Labyrinth - The Computer Game
    • Maniac Mansion
    • Zak McKracken and the Alien Mindbenders
    • Indiana Jones and the Last Crusade
    • Loom
    • The Secret of Monkey Island
    • Monkey Island 2
    • Indiana Jones and the Fate of Atlantis
    • Day of the Tentacle
    • Sam & Max Hit the Road
    • Full Throttle
    • The Dig
    • The Curse of Monkey Island
    • Grim Fandango
    • Escape from Monkey Island
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    Aegis si aggiorna alla versione 3.0

    L'applicazione per l'autenticazione a due fattori Aegis si aggiorna alla versione 3.0 e, tra le altre cose, cambia grafica introducendo finalmente il "Material You" design!

    Aegis su GitHub: https://github.com/beemdevelopment/Aegis

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    Da giugno non si potrà più usare uBlock su Chrome
    arstechnica.com Google Chrome will limit ad blockers starting June 2024

    The "Manifest V3" rollout is back after letting tensions cool for a year.

    Google Chrome will limit ad blockers starting June 2024

    Come già previsto con l'arrivo del Manifest V3 su Google Chrome non sarà più possibile installare uBlock Origin.

    Alcune possibile soluzioni:

    • Continuare a usare Chrome con uBlock Origin Lite che però blocca meno cose

    • usare Firefox sul quale invece uBlock Origin funzionerà ancora bene

    • usare Brave perché i suoi shield non verranno disattivati né modificati

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    www.milanotoday.it Iniziano i lavori per rendere più accessibile la metro di Milano

    Verranno installati nove ascensori, tutti sulle linee M1 e M2, la rossa e la verde, le linee meno recenti

    Iniziano i lavori per rendere più accessibile la metro di Milano

    Finalmente mettono un po' di ascensori, anche se sempre troppo pochi. La M5 che conosco bene (e penso anche la M4) è avanti anni luce in questo soprattutto la tratta Isola - San Siro che ha degli ascensori più nuovi e molto più veloci rispetto alla tratta Garibaldi - Bignami.

    Verranno installati nove ascensori, tutti sulle linee M1 e M2, la rossa e la verde, le linee meno recenti

    Diventerà sostanzialmente più accessibile la rete delle metropolitane di Milano. Inizieranno il 18 marzo prossimo i primi lavori per l’installazione di ascensori nelle stazioni della metro in vista delle olimpiadi invernali del 2026. saranno complessivamente nove le stazioni interessate tutte sulle linee M1 e M2, la rossa e la verde, meno recenti e con maggiore necessità di intervento. Entro l'estate 2025 è prevista la conclusione dei cantieri. Rimarranno scoperte dall'installazione degli ascensori, ma avranno dei montascala, le stazioni di Caiazzo sulla M2 e 7 fermate sulla linea rossa.

    Il cronoprogramma è stato presentato mercoledì 13 marzo durante la Commissione congiunta Fondi Europei, Pnrr, Politiche Europee Internazionali, sottocommissione Mobilità Attiva, Sport, Turismo, Politiche Giovanili-Politiche per il Benessere e Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026.

    Per i lavori sono stati stanziati 21 milioni con i fondi del Pnrr. Sulla linea rossa verranno fatti lavori alle fermate di Sesto Rondò, Bande Nere, San Leonardo, Uruguay, De Angeli e Turro. Sulla verde, le stazioni di Sant’Agostino, Garibaldi e Lambrate. Gli interventi riguardano in particolare l’installazione di ascensori, corredata da opere esterne come la pavimentazione tattile e l’allargamento dei marciapiedi. I primi a iniziare saranno i lavori alla fermata della linea rossa De Angeli, il 18 marzo.

    Questo mese partiranno i lavori anche nelle stazioni di Turro, Uruguay e Sesto Rondò. La stazione di San Leonardo vedrà aprire il cantiere a inizio aprile per chiudersi il prossimo gennaio. Quella di Bande Nere tra un mese, e vedrà concludere i lavori il prossimo novembre. Per la linea verde, la prima stazione ad essere coinvolta dai lavori sarà quella di Lambrate (il 18 marzo), seguita il 22 marzo da Sant’Agostino e Garibaldi. Anche questi lavori verranno conclusi entro l’estate del prossimo anno. Si inizierà con la costruzione di opere civili, con la creazione del vano per l’impianto ascensore al suo interno, con i relativi adeguamenti elettrici, fino alla realizzazione di impianti di trazione dell’ascensore e dei collegamenti necessari per la sicurezza con le sale operative e per la chiamata telefonica di emergenza. "Il tema di accessibilità alle stazioni e al trasporto pubblico è fondamentale – ha sottolineato l’assessora Censi - Sappiamo di scontare per M1 e M2 una tipologia di impianti che non ha tenuto conto di questo e stiamo investendo la maggior parte di risorse possibili in questa direzione. Abbiamo declinato vari finanziamenti anche su questo tema, fin dai progetti legati al bando periferie: abbiamo usato diverse risorse per mettere a norma e rendere accessibili le stazioni esterne all’area urbana, in particolare M1 e M2 che sono le linee che hanno patito di più questo problema. Noi gestiamo quasi 400 milioni di investimenti sul Pnrr, è una somma cospicua che deve essere usata con competenza e rispettando i tempi e ci stiamo impegnando in questo".

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    www.italian.tech Bending Spoons vicina all'acquisto della piattaforma video americana Vimeo

    Il gruppo milanese sarebbe in trattative per comprare il colosso americano dell'hosting video, che capitalizza in borsa oltre 800 milioni di dollari

    Bending Spoons vicina all'acquisto della piattaforma video americana Vimeo

    Il gruppo milanese sarebbe in trattative per comprare il colosso americano dell'hosting video, che capitalizza in borsa oltre 800 milioni di dollari

    Bending Spoons, azienda milanese tra i principali sviluppatori di app al mondo, dopo aver messo a segno qualche settimana fa un maxi round da 155 milioni di dollari, sarebbe prossima ad un nuovo colpo, l’acquisto di Vimeo, colosso americano di hosting del valore di circa 816 milioni di dollari.

    La notizia trapelata dalle fonti di Bloomberg, aggiunge che la società milanese sarebbe in trattative con le banche per il finanziamento della potenziale operazione di acquisizione. Vimeo è stata scorporata dalla IAC/InterActive Corp. di Barry Diller nel 2021.

    L'operazione arriva nel momento in cui la piattaforma Vimeo sta vivendo un calo significativo del suo valore di mercato, circa il 90% da quando ha iniziato a fare trading. La notizia ha portato a scambi volatili, con le azioni di Vimeo che inizialmente hanno registrato un aumento fino al 9,2% prima di crollare. Attualmente, la capitalizzazione di mercato di Vimeo si aggira intorno agli 816 milioni di dollari.

    Dunque quella di Bending, sarebbe la mossa giusta al momento giusto per espandere ulteriormente il proprio portafoglio.

    Bending Spoons, 155 milioni a febbraio e nuove acquisizioni

    Appena qualche settimana fa (15 febbraio 2024) Bending Spoons ha chiuso un round da 155 milioni di dollari, portando la sua valutazione a 2,55 miliardi. In un’operazione guidata da Durable Capital Partners con la partecipazione di investitori già avevano investito nell’azienda come Baillie Gifford, Cox Enterprises, NB Renaissance, NUO Capital e StarTIP (controllata da Tamburi Investment Partners) e il family office Cherry Bay Capital Group.

    Non a caso in questa occasione Benidng ha precisato che avrebbe utilizzato la nuova iniezione di liquidità per altre operazioni di acquisizione. E lo stesso Ceo, Luca Ferrari aveva dichiarato sul blog del sito: “Sentirete parlare di più di noi”.

    Ad agosto 2023 ha chiuso maxi round da 100 milioni di euro che ha visto l’ingresso nel capitale dei fondi Baillie Gifford, NB Renaissance e Cox Enterprises. Hanno inoltre investito nella società alcuni importanti family office e fondi di private equity, come Tamburi Investment Partner, H14 (famiglia Berlusconi), Nuo Capital e Cherry Bay Capital, che ha completato anche l’acquisizione di una seconda partecipazione nella startup. Hanno partecipato all’iniezione di capitale anche alcuni investitori privati di rilievo tra cui l’attore Ryan Reynolds, l’ex numero uno di Google Eric Schmidt, e Andre Agassi attraverso la sua fondazione.

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    Venerdì 8 marzo: l'orario dello sciopero dei trasporti a Milano
    www.milanotoday.it L'orario dello sciopero dei trasporti a Milano: i disagi tra cortei e vie chiuse

    In città ci saranno disagi per i pendolari in arrivo e per la mobilità per le strade

    L'orario dello sciopero dei trasporti a Milano: i disagi tra cortei e vie chiuse

    Venerdì 8 marzo, giorno dello sciopero generale e di quello dei trasporti, è alle porte. I disagi per la mobilità in una città come Milano non saranno pochi per via dei cortei per la lotta femminile, anche se il personale Atm, come comunicato dall'azienda di metro, bus e tram, si asterrà dal scioperare. L'agitazione riguarderà invece i lavoratori dei treni Trenord e Trenitalia (qui gli orari).

    A proclamare l'astinenza dal lavoro nel settore dei trasporti - in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna - sono i sindacati Slai-Cobas per il sindacato di classe, Adl-Cobas. Secondo quanto preannunciato sul portale del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti quel giorno ci sarà uno sciopero generale dei settori pubblici, privati e cooperativi.

    Lo sciopero di scuola e università

    Non solo lo sciopero generale dei trasporti ma a incrociare le braccia ci saranno per esempio i lavoratori e le lavoratrici del settore della conoscenza. La Flc Cgil ha proclamato un’intera giornata di astensione dal lavoro per il personale della scuola statale e non, università, ricerca, Afam e formazione professionale.

    "La Flc Cgil proclama nei settori della conoscenza lo sciopero di un'intera giornata per - spiega il sindacato - affermare politiche concrete ed efficaci volte a prevenire i femminicidi e la violenza di genere e sostenere chi si trova in situazioni di rischio; affermare un sistema sociale che sostenga il lavoro femminile - a partire da salario e diritti - contrasti la precarietà e garantisca pari condizioni di accesso alle infrastrutture di cittadinanza dal sistema socio sanitario, all’istruzione e alla formazione; garantire alle donne un accesso alla pensione che consenta di affrontare dignitosamente e serenamente l’età della vecchiaia; contrastare riforme finalizzate a frammentare ancora di più il nostro Paese che, causando ulteriori differenze da territorio a territorio, finiranno fatalmente per determinare nuove marginalità; e - conclude il sindacato - difendere il diritto di decidere autonomamente e liberamente del proprio corpo a partire dalla difesa della legge 194/1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza".

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    [SWITCH] Toki (remastered) in offerta a 1€
    www.nintendo.it Toki

    Le avventure di Toki sono tornate!

    Toki

    Indeciso se metterlo qui o su !videogiochi@feddit.it, ma il mitico Toki in versione remastered cioè con una nuova grafica più fumettosa è in offerta a 1,04€ per la Nintendo Switch.

    L'ho acquistato e ieri ho passato la notte a tentare, invano, di finirlo. Bellissimo comunque, se avete la Switch a 1€ è un ottimo affare!

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    La Stramilano sarà il 24 marzo
    www.stramilano.it Homepage Stramilano

    Partecipa alla Stramilano 10-5 Km o alla Stramilano Half Marathon. Join the Run Generation!

    Homepage Stramilano

    Non so se è stato annunciato oggi o meno ma ho letto diversi articoli oggi in merito al fatto che la Stramilano quest'anno sarà il 24 marzo.

    Se posso dare un consiglio: l'iscrizione online con Endu, almeno l'anno scorso, è una sorta di incubo. Arrivano email di spam in continuazione e la policy è agghiacciante. Parlo della Stramilano non agonistica, quindi non so se per quella agonistica sia obbligatoria o meno l'iscrizione a Endu.

    Comunque per la Stramilano normale l'anno scorso io mi sono iscritto in un punto iscrizione fisico e poi non mi è passato nemmeno per la testa di "completare l'iscrizione online" come viene invece chiesto e ovviamente nessuno ti dice nulla visto che è una corsa libera e sostanzialmente alla fine controllano solo se hai il pettorale numerato (se non ce l'hai banalmente non ti fanno arrivare al traguardo per prendere la medaglietta) ma dubito fortemente qualcuno si metta a controllare se hai fatto anche una validazione online (ma perché poi? A parte per regalare dati a Endu intendo).

    Comunque ho letto che quest'anno parlano di Arco della Pace come punto finale e non più l'Arena. Credo perché da quest'anno l'Arena Civica è diventata lo stadio ufficiale dell'Inter femminile.

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    Sistema di allerta della Protezione civile per Milano

    Segnalo, perché so che in pochissimi lo conoscono e spesso mi è capitato di incontrare persone che ne erano interessate, che esiste un servizio della Protezione Civile per Milano. Informa tramite email, o se lo si vuole anche tramite chiamate al telefono, per le allerte meteorologiche (vento forte/pioggia intensa etc) oppure rischio esondazione dei fiumi Lambro e Seveso con alert in tempo reale.

    È un servizio abbastanza utile al quale sono iscritto da qualche anno, non è ovviamente perfetto perché si basa sulle previsioni meteorologiche (a parte quando vengono segnalate le esondazioni in corso).

    Gli avvisi si dividono in tre colorazioni diverse: giallo, arancione e rosso. Generalmente quelli gialli li ignoro perché non sono quasi mai significativi mentre se arriva un alert arancione o rosso il rischio che arrivi qualcosa di grosso è molto alto.

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    Centro Storico – Portata al restauro la “vedovella” numero uno
    blog.urbanfile.org Milano | Centro Storico - Portata al restauro la "vedovella" numero uno - Urbanfile

    Da qualche giorno è “sparita” la grossa fontanella che si trova in piazza della Scala tra il monumento a Leonardo da Vinci e Palazzo Marino. MM, la società del Comune ... VAI ALL'ARTICOLO

    Milano | Centro Storico - Portata al restauro la "vedovella" numero uno - Urbanfile

    L'altro giorno passando per piazza della Scala ho visto che c'era la fontanella in manutenzione e ho trovato questo articolo a riguardo.

    Ne volevo quindi approfittare anche per un "Forse non tutti sanno che...": è l'unica fontanella in bronzo (tutte le altre sono in ghisa) e dovrebbe essere anche la prima alla quale è stato applicato il famoso drago verde.

    !

    Sul cartellone esposto per la manutenzione c'è scritto:

    >La fontanella di Piazza della Scala è stata realizzata tra il 1914 e il 1919 su disegno dell'architetto Luca Beltrami. Il Senatore e Conservatore del Castello Sforzesco era stato incaricato dal Comune di Milano di studiare il tipo di ornamenti in ghisa e in ferro per la piazza. L'architetto ha concepito come un tutt'uno i quattro candelabri elettrici, il recinto che avrebbe racchiuso il monumento a Leonardo da Vinci inaugurato nel 1872, e una nuova fontanella dell'acqua potabile. Gli arredi vennero inaugurati il 2 maggio 1919 in occasione del quarto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Tra il 1919 e il 1934 la bocchetta originaria di erogazione dell'acqua è stata sostituita con la caratteristica testa di animale mitologico che tutti conosciamo, e chiamiamo il "Drago Verde".

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    Annuncio creazione comunità Milano

    Segnalo, per chi ne fosse interessato, la creazione della comunità !milano@feddit.it discutere anche di queste cose ma anche di eventuali problematiche/suggerimenti dei vari quartieri di Milano!

    A chi si unisce entro stasera in regalo una milanesissima colomba pasquale!

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    ente diventa interamente open source (anche il server)
    ente.io Open sourcing our server

    Ente’s servers join our clients - Ente is now fully open source

    Open sourcing our server

    ente è da un po' la mia alternativa preferita a Google Photos. Ne ho fatto anche una recensione e mi sono sempre sembrati seri e attivi.

    Non hanno deluso le mie aspettative e oggi hanno rilasciato anche il codice sorgente del server per poterne fare un eventuale self-hosting per chi ne fosse interessato: https://github.com/ente-io/ente

    https://ente.io/

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    skariko skariko @feddit.it
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