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Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @joe_vinegar
    Concordo, ma quando si tratta di prestazioni, sicurezza e resistenza agli attacchi distribuiti non si può prescindere dalla dimensione.
    Anche a me piacerebbe dare da vivere ad un piccolo provider locale, ma so che non sarà mai lontanamente allo stesso livello di Cloudflare.
    Cloudflare* è un equilibrio di Nash verso cui si converge inevitabilmente.

    (*AWS, Google, Azure,... Tutti i grossi player in realtà)

    @devil @informapirata @pirati

  • Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @joe_vinegar
    Vero, ma questo funziona così con qualsiasi CDN in reverse proxy, che sia Cloudflare, Sucuri, Fastly o chiunque altro.
    Idem per quanto riguarda i fornitori di hosting condiviso, tecnicamente hanno accesso a tutto (o quasi) di un sito.

    Per quanto riguarda le altre considerazioni (incluso il loro ottimo WAF che blocca le minacce quasi in tempo reale) ti rimando a questa mia altra risposta che ho dato poco fa:

    https://mastodon.uno/@nicolaottomano/113340063958473150

    @devil @informapirata @pirati

  • Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @skariko
    Capisco la logica del "vogliamoci bene", ma là fuori vuoi essere difeso da uno grosso.
    E quando vuoi, in poche ore puoi rivolgerti a qualcun altro o stare per i fatti tuoi (giusto il tempo di propagare i record DNS nel mondo).

    Mia personale opinione ovviamente. 2/

  • Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @skariko
    Per ciò che deve fare, "the bigger, the better".
    Se devi respingere un attacco DDoS vuoi qualcuno che abbia le spalle larghe per reggere e mitigare gli effetti.
    Se sei attento alla velocità, avere un edge server a Napoli che serve il sud Italia è diverso che averne solo uno a Parigi o a Francoforte. 1/

  • Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @devil
    Questa la mappa dei nodi Cloudflare. 330 nodi su 120 Paesi. E per servizi come piccoli blog e siti è sufficiente il piano gratuito.
    @informapirata @pirati

  • Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @devil
    Cioè, questi sono i datacenter di Sucuri (posizionati anche male sulla mappa, il ché è tutto dire).

    In Africa non c'è un datacenter. In America del Sud solo un Edge CDN in Brasile, così come uno in Australia.

    l'Asia? A parte uno in India ed uno a Tokio, il resto non pervenuto!

    @informapirata @pirati

  • Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"
  • @devil
    Non so perché qui tutti sono contro Cloudflare. È l'unico servizio fra tutti quelli provati (gratuito per di più nel suo piano minimale) che mi dà ampia libertà di amministrazione fin nei minimi dettagli e una rete di nodi capillare.

    Per dire Sucuri, che ho usato per un po', costa di più, ha meno funzionalità e si ritrova con quattro nodi in croce.
    @informapirata @pirati

  • La moderazione di Instagram e #Threads è fuori controllo. Adam Mosseri afferma che sta "stando indagando", poiché post e account scompaiono, compreso il mio.
  • @informapirata @filippodb @informatica Io sono stato bloccato per 48 ore su FB recentemente per "incitamento all'odio".
    Peccato il mio commento avesse senso diametralmente opposto e a nulla è valso segnalare la cosa con lo strumento di appello.

  • nicolaottomano nicolaottomano @mastodon.uno

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