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Combattere il capolarato e guardare alle condizioni della forza lavoro l World Politics Blog
giuliochinappi.wordpress.com Combattere il capolarato e guardare alle condizioni della forza lavoro

Per combattere il caporalato urge guardare alla condizione lavorativa e di vita di tutta la forza lavoro. La vulgata ufficiale sul caporalato non serve a combattere le dinamiche di sfruttamento da …

Combattere il capolarato e guardare alle condizioni della forza lavoro

"Nella vulgata ufficiale il caporalato è frutto della intromissione di gruppi criminali presenti sui territori che imporrebbero alle aziende forza lavoro in nero assumendosi direttamente il compito di controllare le maestranze con ricatti, violenze ed intimidazioni. Quasi mai invece si riflette sulla dinamica capitalistica dello sfruttamento, ogni ragionamento viene piegato alla logica della legalità quando nella stessa legalità possono convivere sistemi di sfruttamento e insicurezza lavorativa, disparità crescenti di trattamento retributivo e forme di vero e proprio sfruttamento. L’obiettivo mai dichiarato è quello di porre fine al caporalato ma allo stesso tempo salvaguardare tutti i meccanismi di sfruttamento che alimentano il caporalato stesso."

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La grande ammucchiata contro Le Pen? Il pannicello caldo del ‘voto utile’ l Kulturjam

"Tatticismo governista che non modifica il piano inclinato su cui la Francia sta scivolando inevitabilmente, come tutta la UE, e che non fermerà in nessun modo l’avanzata della Destra in tutta Europa.

Per pura somma aritmetica per i ballottaggi potrebbe funzionare ma senza un’alternativa reale a questo liberismo feroce che viaggia a braccetto con l’atlantismo bellico più intransigente, la Destra prima o poi arriverà al potere ovunque poichè il suo maquillage gli consente più facilmente di mostrarsi ‘differente’ rispetto a tutto ciò. Che poi la differenza sia spesso peggiore non viene percepito."

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Assange è libero, la stampa no! I Marx21
www.marx21.it Assange è libero, la stampa no! Editoriale

di Marco Pondrelli Ci rallegriamo per la liberazione di Julian Assange. Il suo calvario, iniziato con le false accuse di stupro che lo hanno portato prima a vivere da recluso nell'ambasciata Ecuador per poi a passare cinque anni in un carcere di massima sicurezza, è finalmente finito. L'inviato spec...

Assange è libero, la stampa no! Editoriale

"Se quindi è giusto esultare per la liberazione di Assange, è doveroso fare i conti con un precedente che sferra un altro pesante colpo alla libertà di stampa. Stefania Maurizi ha scritto che ‘L’accordo rivela che le autorità americane gli hanno imposto di restituire o distruggere tutti i documenti che, a oggi WikiLeaks non ha pubblicato’. Se da una parte si intimidisce la stampa e la si convince al silenzio, dall’altra si azzera WikiLeaks. Questo è il democratico Occidente!"

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La salute non è più un diritto, con l'autonomia differenziata sarà persino peggio l Contropiano
contropiano.org La salute non è più un diritto, con l'autonomia differenziata sarà persino peggio - Contropiano

L'autonomia differenziata arriva come colpo finale alla capacità del Servizio Sanitario Nazionale di rispondere alla propria funzione di tutela della Dalle analisi del CREA Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) è emerso che solo il 55% degli italiani vive in regioni con risult...

La salute non è più un diritto, con l'autonomia differenziata sarà persino peggio - Contropiano

"L’autonomia differenziata arriva come colpo finale alla capacità del Servizio Sanitario Nazionale di rispondere alla propria funzione di tutela della salute. Con 20 sistemi sanitari differenti e non solidali, vedremo presto peggiorare numeri e qualità delle prestazioni al Sud, e aumentare la migrazione sanitaria verso il Nord."

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Lunophone - Surroundings

"Lunophone è un nuovo progetto musicale nato dalla fruttuosa collaborazione tra Dario D'Alessandro (Homunculus Res) e James Strain (Rascal Reporters). [...] Il risultato è un'intrigante fusione di stili uniti da gusti e sentimenti comuni che portano i due musicisti a creare una miscela di jazz-rock progressivo con influenze di Canterbury/RIO e caratterizzata da forme di canzone avant-pop bizzarre ed eclettiche."

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Africa nel mirino della NATO? I Pressenza
www.pressenza.com Africa nel mirino della NATO?

Le indipendenze dei paesi africani negli anni 60 del ventesimo secolo potrebbero far pensare che il colonialismo sia finito, ma alcune economie

Africa nel mirino della NATO?

"Nonostante l’avvento delle indipendenze in Africa, le elites coloniali occidentali non hanno mai rinunciato alle favolose ricchezze del continente, ma hanno dovuto trovare nuovi metodi per ottenerle. Queste procedure vengono definite neocolonialismo. Il neocolonialismo consiste nel mantenere l’Africa impoverita e divisa, per continuare a ottenere le sue ricchezze a basso costo. Sono tanti gli strumenti messi in campo dal neocolonialismo."

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Senza clamore l'Arabia Saudita non ha prorogato l'accordo sul Petrodollaro. Si rafforza la de-dollarizzazione l Scenari Economici

"Questa decisione segna un significativo allontanamento dal sistema dei petrodollari stabilito nel 1972, quando gli Stati Uniti smisero di collegare la loro valuta direttamente all’oro. Si prevede che accelererà la tendenza globale di utilizzare valute diverse dal dollaro USA nel commercio internazionale."

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La ricetta del governo Meloni sulla sanità: fare regali ai privati l Coniare Rivolta
coniarerivolta.org La ricetta del governo Meloni sulla sanità: fare regali ai privati

A una settimana dalle elezioni europee il Governo Meloni ha presentato il “decreto Schillaci”, ovvero la promessa populista di Fratelli d’Italia di risolvere definitivamente l’annoso problema delle…

La ricetta del governo Meloni sulla sanità: fare regali ai privati

"Tirando le somme, non saranno il dl e il ddl Schillaci a risolvere le carenze strutturali che il Sistema Sanitario Nazionale, vittima di una spesa pubblica sempre più insufficiente, presenta. La volontà di risolvere tramite il privato quello che si potrebbe risolvere migliorando il pubblico è da sempre una non soluzione, la diretta conseguenza di aver deliberatamente creato un problema a tavolino pensando che la sua migliore risoluzione sia quella che ridireziona fondi pubblici nei profitti per i privati alle spese e sulla pelle dei cittadini."

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Un impressionante rapporto certifica le violazioni dei diritti umani negli USA l L'Indipendente

"La sintesi della ricerca è impietosa: mentre gli USA si distinguono per i ripetuti ricorsi alla forza letale in molti Paesi del mondo, al loro interno sono in forte aumento le violenze della polizia – che hanno colpito in maniera sproporzionata le persone di colore – e i morti per violenza armata, che arrivano addirittura a toccare l’impressionante media di 132 al giorno."

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Reprimere il conflitto, omologare la società, educare alla disciplina l Osservatorio Repressione
www.osservatoriorepressione.info Reprimere il conflitto, omologare la società, educare alla disciplina

In nome della sicurezza sono aumentate le categorie dei “nemici” da punire. Il disegno di legge a firma Piantedosi, Nordio, Crosetto prevede la criminalizzazione della marginalità sociale, l’incremento della repressione del dissenso e del conflitto, il potenziamento e la blindatura del carcere e l’a...

Reprimere il conflitto, omologare la società, educare alla disciplina

«In nome della sicurezza sono aumentate le categorie dei “nemici” da punire. Il disegno di legge a firma Piantedosi, Nordio, Crosetto prevede la criminalizzazione della marginalità sociale, l’incremento della repressione del dissenso e del conflitto, il potenziamento e la blindatura del carcere e l’aumento dei poteri delle polizie. Non per dare più sicurezza ai cittadini ma per aprire la strada a una svolta autoritaria.»

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Depistaggi Cucchi, processo per altri tre carabinieri l InfoAut
www.infoaut.org Depistaggi Cucchi, processo per altri tre carabinieri

Secondo i pm dissero il falso durante il processo sui depistaggi. Rinviati a giudizio un ufficiale e due marescialli dell’Arma

Depistaggi Cucchi, processo per altri tre carabinieri

di Checchino Antonini da Popoff Quotidiano

"Nei loro confronti i pm contestano, a seconda delle posizioni, i reati di depistaggio (per quanto affermato durante le indagini) e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Per loro, accusati anche di avere sviato le verifiche su quanto accaduto 15 anni fa, il processo è stato fissato per il prossimo 25 settembre davanti ai giudici della ottava sezione collegiale. Nel procedimento il ministero della Difesa compare come responsabile civile."

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I BRICS anticipano la caduta del dollaro l Contropiano
contropiano.org I Brics anticipano la caduta del dollaro - Contropiano

Le diverse affermazioni di sovranità nazionale nel mondo e la politica di emancipazione monetaria dei Brics stanno colpendo duramente l’egemonia del È sul fronte economico, ovviamente, che si svolge il principale confronto tra l’unilateralismo statunitense e l’emergente mondo multipolare. Aprendo la...

I Brics anticipano la caduta del dollaro - Contropiano

«Le diverse affermazioni di sovranità nazionale nel mondo e la politica di emancipazione monetaria dei BRICS stanno colpendo duramente l’egemonia del dollaro. Quella monetaria è una delle armi del ricatto statunitense che si sta rivelando sempre meno “performante” nel fare obbedire gli Stati che rifiutano di conformarsi agli interessi imperialisti americani. In futuro ancor più che in passato, è sul terreno economico e finanziario che si inasprirà la contraddizione tra unilateralismo occidentale e visione multipolare dei paesi del Sud.»

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Nuova Caledonia: le origini della rivolta e la posta in gioco per la Francia l L'Antidiplomatico

"Nell’arcipelago si trova il 20-30% delle riserve mondiali di Nichel, essenziale per batterie e preparazione di leghe. A occuparsi dell’estrazione del minerale sono le società francesi SLN, Prony Resources e Koniambo. [...] La strada seguita da Parigi è lo sfruttamento neocoloniale fondato sul saccheggio. La Francia non può indebolirsi anche sul fronte Pacifico, sempre più importante in vista della guerra contro la Cina, pena il cadere in una posizione di subalternità totale rispetto agli Stati Uniti simile a quella attualmente occupata dalla Germania."

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Indebolita in Africa, la Francia non può permettersi di perdere la Nuova Caledonia l World Politics Blog
giuliochinappi.wordpress.com Indebolita in Africa, la Francia non può permettersi di perdere la Nuova Caledonia

Dopo aver perso influenza in Africa occidentale, la Francia deve affrontare la questione della Nuova Caledonia, collettività d’oltremare nel Pacifico. Qui emergono movimenti per l’indipendenza o ma…

Indebolita in Africa, la Francia non può permettersi di perdere la Nuova Caledonia

"La Francia teme fortemente di perdere la Nuova Caledonia non solo per le riserve di nichel dell’isola e per i diritti allo sfruttamento delle acque dell’Oceano Pacifico che derivano dalla sovranità su questo territorio, ma anche perché un evento di questo tipo assesterebbe un nuovo duro colpo al neocolonialismo francese e una Nuova Caledonia indipendente potrebbe entrare nell’orbita della politica cinese per la regione Asia-Pacifico, che di recente ha fatto grandi passi in avanti tra gli arcipelaghi dell’Oceania."

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Rivolte in Nuova Caledonia tra neocolonialismo e laboratorio repressivo l InfoAut
infoaut.org Rivolte in Nuova Caledonia tra neocolonialismo e laboratorio repressivo.

Dallo scorso 13 maggio in Nuova Caledonia (Il piccolo arcipelago si trova nell’Oceano Pacifico sud-occidentale, a 1.300 chilometri dalle coste dell’Australia), è scoppiata una violenta rivolta dei nativi Kanak, da sempre sostenitori dell’indipendenza dell’arcipelago.

Rivolte in Nuova Caledonia tra neocolonialismo e laboratorio repressivo.

"La Francia ha interesse a mantenere la sua presenza in Nuova Caledonia perché l’arcipelago è ricco di giacimenti di nichel, minerale chiave per la transizione energetica e la collocazione nel Pacifico consente ai  francesi il controllo in un'area estremamente sensibile dal punto di vista strategico. Protagonisti della rivolta sono i giovani delle aree urbane, disoccupati e criminalizzati che esprimono il loro disagio stanchi del paternalismo e della repressione che arriva a vietare l’uso di Tik Tok in un rigurgito autoritario foriero di  esperimenti analoghi nei territori della metropoli europea."

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Fino a 25 anni di carcere a chi manifesta per “impedire di realizzare un’opera pubblica” l Osservatorio Repressione
www.osservatoriorepressione.info Fino a 25 anni di carcere a chi manifesta per “impedire di realizzare un’opera pubblica”

Con un emendamento presentato al ddl sicurezza dal deputato Igor Iezzi, attualmente in discussione in commissione Affari Costituzionali, la Lega propone l’inserimento di una nuova aggravante dei reati contro la pubblica incolumità che sembra ritagliata sulla variegata rete di attivisti che da anni p...

Fino a 25 anni di carcere a chi manifesta per “impedire di realizzare un’opera pubblica”

"'Con un emendamento presentato al ddl sicurezza dal deputato Igor Iezzi, attualmente in discussione in commissione Affari Costituzionali, la Lega propone l’inserimento di una nuova aggravante dei reati contro la pubblica incolumità che sembra ritagliata sulla variegata rete di attivisti che da anni protestano contro le grandi opere. Pene dai 4 a 25 anni di carcere."

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Le rivolte in Nuova Caledonia tra spinte indipendentiste e imperialismo francese l InfoAut
infoaut.org Le rivolte in Nuova Caledonia tra spinte indipendentiste e imperialismo francese

Situazione insurrezionale e rivolte in Kanaky/Nuova Caledonia, situata nell’Oceano Pacifico meridionale vicino all’Australia e dal 1853 di “proprietà” della Francia.

Le rivolte in Nuova Caledonia tra spinte indipendentiste e imperialismo francese

"Gli indipendentisti Kanak, la popolazione nativa, si sono mobilitati contro la riforma elettorale imposta dallo stato centrale francese, che avvantaggerebbe gli elettori francofoni rispetto ai nativi. [...] Sullo sfondo della rivolta si inserisce la crisi economica, con il crollo dei prezzi del nichel, materiale prezioso di cui la Nuova Caledonia detiene dal 20% al 30% delle riserve mondiali."

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La macchia indelebile di Odessa l L'Antidiplomatico
www.lantidiplomatico.it La macchia indelebile di Odessa

L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo

La macchia indelebile di Odessa

"Quando oggi i liberaldemocratici si indignano per la crescita diffusa del nazifascismo in Europa, fanno finta di non sapere che loro stessi hanno legittimato questa crescita. Quando i mass media e i politici euroatlantici chiamano combattenti della libertà i tagliagole del battaglione e Azov, essi legittimano gli assassini di Odessa, la cui strage impunita resta una macchia indelebile in Europa."

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Niger e Ciad hanno iniziato ad espellere le truppe USA dal proprio territorio l L'Indipendente

"La decisione del Niger e del Ciad rientra in un contesto più ampio che vede diversi Stati africani in lotta contro l’imperialismo occidentale e che trova concretizzazione nei sette colpi di Stato che si sono succeduti dal 2020 a oggi nell’Africa centro-occidentale con l’obiettivo di smarcarsi dall’influenza e dal dominio di nazioni come Francia e Stati Uniti."

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Come previsto, dopo il fuoco, alle Hawaii è arrivata la shock economy l L'Indipendente

"Le catastrofi sono una tragedia per chi le subisce ma al contempo una manna dal cielo per chi può trarne grande profitto. [...] Deregolamentazione e regole speciali, canalizzazione di risorse in specifici settori, privatizzazione e speculazione, sono tutti aspetti che accompagnano la dottrina dello shock neoliberista in quella che la giornalista Naomi Klein chiama shock economy."

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giuseppep giuseppep @feddit.it
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