Un hacker vigilante ha messo fuori uso la rete Internet della Corea del Nord. Ora si sta togliendo la maschera
Un hacker vigilante ha messo fuori uso la rete Internet della Corea del Nord. Ora si sta togliendo la maschera
Come “P4x”, Alejandro Caceres da solo ha sconvolto Internet di un intero paese. Poi ha cercato di mostrare all’esercito americano come può – e dovrebbe – adottare i suoi metodi.
Stai praticamente dicendo che chiunque dovrebbe sentirsi autorizzato a fare qualsiasi danno ad altri popoli sulla base del giudizio personale sul governo di quel popolo.
@Kir distinguere il governo dal popolo è un approccio sostanzialmente corretto, ma nel caso della Corea del Nord siamo in presenza di un governo che sfrutta tutti i cittadini per l'autoperpetuazione, basa la propria strategia sul cyberattacco indiscriminato verso le nostre istituzioni, i nostri ospedali, le nostre aziende e i nostri conti correnti.
L'attivismo hacker contro la Corea del Nord è, oltre che comprensibile, arrogantemente virtuoso e intrinsecamente etico
@Kir no, scusami ma non c'entra nulla. Non c'entra con la questione di Gaza (il problema della reazione israeliana è che è sproporzionata, distruttiva, cruenta e indiscriminata), né c'entra nulla con l'iniziativa del privato cittadino, che se non sbaglio, costituiva il fulcro della tua obiezione iniziale.
Non ho detto che la situazione è la stessa, ci mancherebbe, ho detto che il principio legittimante sottostante è lo stesso.
Se diciamo che quando riteniamo che un governo di un altro stato sia inadatto, siamo legittimati a compiere atti di violenza diretta o indiretta contro il suo popolo, poi questo è quello che succede.
A me sembra gravissimo e arrogante.
La classica "esportazione della democrazia" all'americana che è un neocolonialismo schifoso ed ipocrita (non mi è sfuggito il tuo termine "stato canaglia", che richiama bene il fondamento ideologico sottostante).